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Quiz
Il cosiddetto tasso di facilità dei tre quiz si è rivelato sostanzialmente uniforme. In altre parole, il tasso di successo è stato simile nei tre diversi quesiti. Questo non è, in realtà, un buon segnale. In effetti, il "solito" quesito sulla definizione di limite doveva essere, in un mondo ideale, molto più facile del quesito sul rapporto logico tra continuità, derivabilità, integrabilità. Invece sono sempre numerosi gli studenti che non sanno distinguere la corretta definizione di limite, nemmeno quando sia scritta.Esercizi a risposta aperta
- L'esercizio di integrazione ha suscitato reazioni abbastanza curiose. Era un esercizio guidato, nel senso che si articolava in due parti consequenziali. Tra l'altro, il calcolo della primitiva era stato fatto in aula, ed esistevano due approcci equivalenti per arrivare alla risposta.
La seconda parte era un'applicazione del significato geometrico dell'integrale di Riemann al calcolo di un'area piana. Con un semplice cambiamento di variabile, il risultato della prima parte poteva essere subito utilizzato con il Teorema Fondamentale del Calcolo. - I limiti notevoli non erano sufficienti a risolvere la forma indeterminata. Era possibile farne uso, ma solo prima di applicare il teorema di De l'Hospital. È invece una pessima idea, quasi sempre sbagliata, quella di spezzare una frazione in una somma o differenza di frazioni. Infatti l'uso dei limiti notevoli non è sicuro nelle differenze, e soprattutto si trasforma $[0/0]$ in $[+\infty-\infty]$, con tutto ciò che ne consegue.
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